CHI, COSA, QUANDO

L’Attività della Scuola

Chi
UNA PRESENTAZIONE
Cosa
PIANO DI STUDI
Quando
IL CALENDARIO

CHI

Una Presentazione

La scuola ha lo scopo di mediare il pensiero occidentale e quello orientale nell’ambito filosofico e psicologico.
Oltre a stabilire la necessità di un confronto, si promuoverà la conoscenza pratica e l’applicazione dei principi più adatti ad uno scambio interculturale, tendendo alla formulazione di una psicologia transpersonale, che faccia largo uso di categorie e modi di pensiero alternativi per la comprensione dell’uomo.
L’obiettivo non è specialistico o archeologico: si è convinti che soltanto dalla divulgazione e da una accessibile presentazione delle varie aree di ricerca si potrà stimolare la possibilità di un dialogo. Grande attenzione sarà anche rivolta a tutti i teorici che si siano distinti per la loro opera di promozione di una filosofia mondiale, al riparo dall’eurocentrismo e dall’esotismo: componenti che, purtroppo, da tempo ostacolano una seria disanima delle tematiche in questione.
Non è superfluo osservare che nessuna tradizione o linea di pensiero verrà privilegiata a scapito di altre. Qualsiasi spirito settario o partigiano, nonché il dogmatismo sterile, sarà bandito per principio.

Attualmente la Scuola organizza due tipologie di corsi:

Diploma di Filosofia Orientale e Comparativa

Master in Studi Orientali e Comparativi

La Scuola ha il patrocinio dell’Università degli Studi di Urbino.

 

DIREZIONE

Direzione scientifica
prof. Gianluca Magi

Direzione amministrativa
prof. Gianni Ceccarelli

IL DIPLOMA

 

Il Corso è diretto alla preparazione di coloro che, nel settore filosofico e/o psicologico, volessero acquisire una solida preparazione culturale.

In forza della propria spiccata vocazione interdisciplinare, si prefigge di colmare una lacuna presente nella struttura universitaria italiana, che non prevede né un insegnamento di filosofia comparativa né di psicologia transpersonale. I seminari sono svolti da docenti universitari e studiosi accreditati e prestigiosi i quali porteranno il contributo di competenze specifiche nel settore delle filosofie orientali e comparative. Il Corso è particolarmente indicato come integrazione ai curricula universitari di Facoltà umanistiche.

A conclusione del corso verrà rilasciato un diploma

Il Corso annuale prevede 14 seminari per un totale di 140 ore di lezione. Potrà essere frequentato anche in due anni. Le lezioni si svolgono durante i weekend, da gennaio a giugno e da settembre a novembre.

La Scuola è convenzionata con l’Università degli Studi di Urbino: ai diplomati verranno riconosciuti 17 CFU nell’ambito del corso di laurea magistrale in Gestione delle Politiche, dei Servizi sociali e della Mediazione interculturale.

L’ISCRIZIONE

 

Titolo d’accesso: diploma di scuola media superiore.

La richiesta d’iscrizione alla Scuola deve essere effettuata entro e non oltre il 30 Novembre 2010.

La tassa d’iscrizione è di € 1.000 (1° rata all’iscrizione, 2° rata entro il mese di Maggio), € 750 per studenti neolaureati o neodiplomati.

 

MASTER

Requisito richiesto per essere ammessi alla frequenza del Master è il possesso della Laurea triennale o vecchio ordinamento. La richiesta d’iscrizione dovrà essere effettuata entro il 30 Novembre di ogni anno. La tassa d’iscrizione per l’a.a. 2010 è fissata in €2.500 (1°rata all’iscrizione, 2°rata entro il mese di maggio).

Per ogni anno accademico saranno ammessi al Master non più di 40 corsisti e sarà attivato raggiunto il numero minimo di 20. Alla frequenza del Master saranno ammessi anche un certo numero di non laureati in qualità di uditori (€ 2.000)

I versamenti dovranno essere effettuati su bollettino di c/c postale n. 15728470 intestato a Istituto di Scienze dell’Uomo – C.P. 1138 – 47921 Rimini (specificando quale causale del versamento l’iscrizione alla Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa).
Effettuato il versamento mezzo c.c.p., si prega di faxare la ricevuta all’Istituto comprensiva di tutti i dati personali* compreso numero telefonico, fax ed e-mail.

(*Tali dati saranno utilizzati esclusivamente nel rispetto della legge sulla privacy – ex art. 10 legge n. 675/96)

COSA

Piano di Studi

filosofiaoccidentale

FILOSOFIA OCCIDENTALE

prof. Luigi Alfieri
(Università di Urbino)

filosofiaislamica

FILOSOFIA ISLAMICA

prof.ssa Carmela Baffioni
(Istituto Universitario Orientale di Napoli)

filosofiacinese1

FILOSOFIA CINESE I

prof. Carlo Laurenti
(sinologo e scrittore)

filosofiaindiana1

FILOSOFIA INDIANA I

prof Gianluca Magi
(Università di Urbino)

buddhismo1

BUDDHISMO I

prof. Luigi Alfieri
(Università di Urbino)

psicologiatranspersonale1

FILOSOFIA TRANSPERSONALE I

prof. Mauro Bergonzi
(Istituto Universitario Orientale di Napoli)

filosofiacomparativa1

FILOSOFIA COMPARATIVA I

prof. Giovanni Leghissa
(Università di Trieste)

sufismo

SUFISMO

prof. Paolo Urizzi
(Università di Trieste)

artifigurativecomparate

ARTI FIGURATIVE COMPARATE

proff. Alberto De Simone – Manuela Patella
(Centro Ligure Studi Orientali)

buddhismo2

BUDDHISMO II

prof. Aldo Tollini
(Università di Venezia)

filosofiaindiana2

FILOSOFIA INDIANA II

prof. Giorgio Renato Franci
(Università di Bologna)

filosofiacinese2

FILOSOFIA CINESE II

prof. Stefano Zacchetti
(Università di Padova)

filosofiacomparativa2

FILOSOFIA COMPARATIVA II

prof. Gianluca Magi
(Università di Urbino)

FILOSOFIA TRANSPERSONALE II

Gianluca Magi
(Università di Urbino)

filosofiaoccidentale

FILOSOFIA OCCIDENTALE

prof. Luigi Alfieri
(Università di Urbino)

PROGRAMMA DEL CORSO
Il corso procederà per grandi periodizzazioni (filosofia greca, cristiana, rinascimentale, moderna e contemporanea), cercando di individuare i problemi più caratteristici di ciascun periodo e di delinearne la fisionomia complessiva.
Si insisterà sul fatto che, al di là dei luoghi comuni, il centro del pensiero occidentale è sempre stato il non darsi della verità, il suo nascondimento, il suo sfuggire all’infinito.
Il logocentrismo presuntuoso e trionfalistico appartiene alla vulgata filosofica, non alla più grande e autentica tradizione del pensiero; che si sostanzia piuttosto, da Socrate a Heidegger, in un lucido soffermarsi sull’orlo dell’insondabile: non per catturare e possedere la verità, ma per delimitare e custodire, ai margini dell’abisso, lo spazio proprio dell’uomo.

TESTI CONSIGLIATI
Verranno, di volta in volta, indicati nel corso delle lezioni.

filosofiaislamica

FILOSOFIA ISLAMICA

prof.ssa Carmela Baffioni
(Istituto Universitario Orientale di Napoli)

PROGRAMMA DEL CORSO
La storia della filosofia islamica fino ad Averroè

Filosofia araba e islamica.
“Originalità” del pensiero islamico e sua attendibilià.
La componente “straniera” del pensiero islamico.
La questione delle traduzioni.
La componente “originaria” del pensiero islamico e i curricula arabi delle scienze.
“Giustificazione” islamica della scienza.
La “nuova metafisica” e i “sapienti” greci.
Prime applicazioni della “ragione” in diritto e in teologia.
Elementi di islamistica in funzione della filosofia.
Sunna e sì’a; profetologia e imamato.
Dio e i suoi attributi.
Il problema cosmologico.
Possibile periodizzazione della filosofia islamica.
Al-Kindì.
Muhammad ibn Zakàrìy’à al-Ràzì.
L’alchimia.
Gli Ihwàn al-Safà’.
Al-Fàràbì.
Avicenna.
Al-Gazàlì.
L’isràq.
Sohravardì.
Ibn ‘Arabi.
Ibn Bàgga, Ibn Tufayl e Averroè.

 

TESTI CONSIGLIATI
C. Baffioni, “Storia della filosofia islamica”, Oscar Mondadori, Milano 1991.
C. Baffioni, “I grandi pensatori dell’Islam”, Edizioni Lavoro, Roma 1996.
C. Baffioni, “Filosofia e religione in Islam”, Nuova Italia Scientifica, Roma 1996.
A. Bausani, “L’Islam”, Garzanti, Milano 1988.
H. Corbin, “Storia della filosofia islamica: dalle origini ai nostri giorni”, Adelphi, Milano 1989.

filosofiacinese1

FILOSOFIA CINESE I

prof. Carlo Laurenti
(sinologo e scrittore)

PROGRAMMA DEL CORSO

Introduzione: Rappresentazioni arcaiche della complessità.
La nascita del Criterio, tra divinazione e strategia (Sunzi, Yijing).
Il sapere degli artigiani (Zhuangzi e altri testi coevi).
“Metafisica dell’Aquilone” di Carlo Laurenti e Andrea Cavazzuti (Video di 20′).
Una morale cavalleresca (su i testi confuciani e la formazione del Canone).
Per un’epistemologia della sinologia.

 

TESTI CONSIGLIATI
G. Magi, “Sanjiao”, Edizioni Il Punto d’Incontro, Vicenza 2006.
J. Needham, “Scienza e civiltà in Cina”, voll. I, II, III, Einaudi.
A. Cheng, “Storia della filosofia cinese”, Einaudi.
Billeter, “Etudes sur le Zhuangzi”, Allia, 2003.
François Jullien, “Il saggio è senza idee”, Einaudi.
M. Granet, “Il pensiero cinese”, Adelphi.
“Zhuangzi”, Adelphi.
“Detti di Confucio”, Adelphi.
Maspero, “Il Soffio vivo”, Adelphi.

filosofiaindiana1

FILOSOFIA INDIANA I

prof Gianluca Magi
(Università di Urbino)

PROGRAMMA DEL CORSO

La prima annualità del corso si propone di offrire allo studente gli elementi essenziali per un’introduzione allo studio della filosofia indiana.
Il corso prenderà in analisi la filosofia indiana antica e si articolerà come segue:

Veda;
Bràhmana e Aranyaka;
Upanishad;
Vita e insegnamento del Buddha;
Gianismo;
Scuole materialistiche.

 

TESTI CONSIGLIATI
G. Magi (a cura di), “Il dharma del sacrificio del mondo. Il Pùrvamìmàmsà Sùtra di Jaimini”, Panozzo/Theut, Rimini 1998.
G. Magi, “Quaderno indiano”, Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa, Rimini 2002.
G. Magi, “La Via dell’Umorismo”, Panozzo, Rimini 1998.
G. Magi, “La filosofia del linguaggio eterno”, Studi Urbinati, 1999.
S. Radakrishnan, “La filosofia indiana”, 2 voll., Ashram Vidyà, Roma.
I. Vecchiotti, “Introduzione allo studio della filosofia indiana”, QuattroVenti, Urbino 1996.
H. Nakamura, “Ways of Thinking of Eastern Peoples”, University of Hawaii Press, Honolulu 1971 (cfr. la sezione sull’India).
D. Dasgupta, “A History of Indian Philosophy”, Motilal Banarsidass, Dehli 1975, voll. 1, 2.
C. Sharma, “A Critical Survey of Indian Philosophy”, Motilal Banarsidass, Dehli 1987.

buddhismo1

BUDDHISMO I

prof. Mauro Bergonzi
(Università di Napoli)

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Le origini del buddhismo.
L’India pre-buddhista e la nascita del buddhismo. Aspetti del buddhismo antico: empirismo, pragmatismo, apofatismo, critiche al precedente establishment religioso. La vita del Buddha come metafora del cammino verso il risveglio.
2. Il buddhismo antico.
Fondamenti dottrinari (le 4 nobili verità, i 3 lakkhana, i 5 khandha, il paticcasamuppàda, il Dhamma e i dharma, etc.). Sistemi meditativi nel buddhismo antico: samatha e vipassanà. Scuole del buddhismo antico.
3. Il buddhismo Mahàyàna.
Caratteristiche generali della Prajñàpàramità e del tathàgatagarbha. La scuola Màdhyamaka. La scuola Vijñnavàda o Cittamàtra. La meditazione mahàyàna: samatha e vipashyanà.
4. Il buddhismo Vajrayàna.
Caratteristiche generali e fondamenti dottrinari (il pensiero e il simbolismo tantrico, rivalutazione del corpo, fisiologia sottile, trasformazione e autoliberazione, etc.). La meditazione vajrayàna (bija, mantra, mudrà, cakra, mandala, maithunà, visualizzazione, etc.). Indirizzi del buddhismo tibetano.
5. Buddhismo e Occidente contemporaneo.
Implicazioni, significati e prospettive di un incontro. Caratteristiche del ‘buddhismo occidentale’ e il dialogo con la psicologia e il cristianesimo.

 

TESTI CONSIGLIATI
W. Rahula, “L’insegnamento del Buddha”, Paramita, Roma 1984.
O. Botto, “Buddha e il buddhismo”, Mondadori, Milano 1974.
R. H. Robinson, W. L. Johnson, “La religione buddhista”, Ubaldini, Roma 1998.
H. C. Puech (a cura di), “Storia del buddhismo”, Laterza, Roma-Bari 1984.
P. Williams, “Il buddhismo mahàyàna”, Ubaldini, Roma 1990.
S. B. Dasgupta, “Introduzione al buddhismo tantrico”, Ubaldini, Roma 1977.
R. von Brück, “Il buddhismo tibetano”, Neri Pozza, Vicenza 1998.

psicologiatranspersonale1

FILOSOFIA TRANSPERSONALE I

prof. Mauro Bergonzi
(Istituto Universitario Orientale di Napoli)

PROGRAMMA DEL CORSO

I precursori della psicologia transpersonale: W. James. C.G. Jung e A. Maslow.
Psicologia della meditazione e degli stati di coscienza: Naranjo, Ornstein, R. Deikman, D. Goleman, Fisher, C. Tart e J. Engler.
Il paradigma transpersonale di K. Wilber: una prospettiva critica.
Psicologia del profondo e meditazione: Freud, Fromm, Wellwood, Epstein, Washburn, Molino e R. Langs.
Rassegna critica sulla psicologia del misticismo:
a) I pionieri (W. James, H. Leuba, C.G. Jung, B. Russel).
b) I ‘perennialisti’ (A. Huxley, E. Underhill, N. Smart, Zaehner).
c) I ‘costruttivisti’ (Katz, Gimello).
d) I ‘decostruttivisti’ (Foreman).
Problematiche connesse con la psicologia transpersonale: linguaggio, pensiero concettuale e esperienza mistica; plateau- e peack-experiences; coniunctio oppositorum, dualismo e non-dualismo; problematiche dell’identità.

 

TESTI CONSIGLIATI
M. Bergonzi, “Meditazione e psicoterapia a confronto”, Paramita, 1982 (1), pp. 11-13.
M. Bergonzi, “La consapevolezza fra psicologia del profondo e meditazione orientale”, In/Formazione, 1999 (34-35), pp. 6-27.
M. Bergonzi, “L’atteggiamento transpersonale”, Studi Junghiani 10, vol. 5. n. 2, 1999, pp. 91-110.
M. Bergonzi, “Prassi psicoanalitica e prassi meditativa orientale: un confronto interculturale”, in Atti del Convegno: “Crisi del freudismo e prospettive della scienza dell’uomo”, Nuove edizioni romane, Roma 2000, pp. 25-38.
K. Wilber, J.Engler, D.P.Brown, “Le trasformazioni della coscienza”, Astrolabio-Ubaldini, Roma 1989.
A. Molino (a cura di), “Psicoanalisi e buddhismo”, Raffaello Cortina, Milano 2001.
C. Tart, “Psicologie transpersonali”, Crisalide, Spigno Saturnia 1994.
J. Welwood, “L’incontro delle vie”, Ubaldini, Roma 1991.

filosofiacomparativa1

FILOSOFIA COMPARATIVA I

prof. Giovanni Leghissa
(Università di Trieste)

PROGRAMMA DEL CORSO

in via di definizione

 

TESTI CONSIGLIATI
nessuno

sufismo

SUFISMO

prof. Paolo Urizzi
(Università di Trieste)

PROGRAMMA DEL CORSO

Il Sufismo in se stesso non è una Scuola teologico-giuridica, né uno scisma, né una setta, poichè si pone di sopra da ogni obbedienza. Innanzitutto un metodo islamico di perfezionamento interiore, d’equilibrio, una fonte di fervore profondamente vissuto e gradualmente ascendente. Come il respiro che anima il corpo, il Sufismo ha infuso il suo spirito in tutta la struttura dell’Islàm, sia nelle sue manifestazioni sociali, sia in quelle intellettuali. Le Confraternite dei sufi, poiché sono corpi ben organizzati entro la più ampia matrice della società islamica, hanno esercitato il loro influsso durevole e profondo su tutta la struttura della società, benché la loro funzione primaria fosse stata quella di custodire attraverso i tempi le discipline spirituali e renderne possibile la trasmissione da una generazione all’altra. Anche nel campo dell’istruzione l’azione del Sufismo è stata profondissima, dal momento che il suo compito fondamentale è l’educazione totale dell’uomo, al fine di farlo giungere alla piena e perfetta realizzazione di tutte le sue possibilità.

 

TESTI CONSIGLIATI
“Il Corano”, (a cura di) F. Peirone, Mondadori, Milano 1979.
G. Mandel, “Storia del Sufismo”, Bompiani, Milano 2002.
F. àl-Attar, “Parole di Sufi”, Luni Editrice, Milano 1995.
M. Badaoui, “Islam, forme e principi”, Centro Islamico Italiano, Cologno Monzese (Mi), 1994.
I. Shah, “La strada del sufi”, Ubaldini, Roms 1971.
S. H. Nasr, “Il Sufismo”, Rusconi, Milano 1975 e ss.
F. Schuon, “Il Sufismo velo e quintessenza”, Mediterranee, Roma 1982.
G. Mandel, “Il Corano senza segreti”, Bompiani, Milano 2002.
G. Mandel, “Maometto il profeta”, Mondadori, Milano 2002.
G. Mandel, “I 99 nomi di Dio nel Corano”, San Paolo, Milano 1995.
G. Mandel, “La magia nell’Islam”, Simonelli, Milano 1997.
G. Mandel, “Maometto, Breviario (gli ahàdìth del Profeta)”, Bompiani, Milano 2002.

artifigurativecomparate

ARTI FIGURATIVE COMPARATE

proff. Alberto De Simone – Manuela Patella
(Centro Ligure Studi Orientali)

PROGRAMMA DEL CORSO

In via di definizione.

 

TESTI CONSIGLIATI
Indicazioni bibliografiche verranno fornite durante il Corso.

buddhismo2

BUDDHISMO II

prof. Aldo Tollini
(Università di Venezia)

PROGRAMMA DEL CORSO

Il Corso si articolerà come segue:
1. Il Buddhismo Mahàyàna (lineamenti).
2. Il Buddhismo in Cina e i suoi sviluppi (lineamenti).
3. Il Buddhismo in Giappone.
3.1 Introduzione del Buddhismo in Giappone.
3.2 I grandi riformatori: Dògen, Shinran, Nichiren.
3.3 Il fenomeno delle nuove sette giapponesi.

 

TESTI CONSIGLIATI
A) Il Buddhismo Mahàyàna:
H. C. Puech (a cura di), “Storia del Buddhismo”, Laterza, Bari-Roma 1984.
E. Conze, “Breve Storia del Buddhismo”, Rizzoli, Milano 1985.
P. Williams, “Il Buddhismo Mahayana”, Ubaldini, Roma 1990.
B) Il Buddhismo in Cina:
L. Arena, “Storia del Buddhsimo Ch’an. Lo zen cinese”, Mondadori, Milano 1992.
L. Arena, “Antologia del Buddhsimo Ch’an”, Mondadori, Milano 1994.
C) Il Buddhismo in Giappone:
A. Watts, “La Via dello Zen”, Feltrinelli, Milano 1996.
Eihei Dòghen, “Il Cammino religioso (Bendôwa)”, Marietti, Genova 1990.
F. Sottocornola (a cura di), “Incontro con il Buddhismo della Terra Pura (Tannisho)”, EMI, Bologna 1989.
Altri testi e fotocopie verranno fornite dal docente durante il Corso.

filosofiaindiana2

FILOSOFIA INDIANA II

prof. Giorgio Renato Franci
(Università di Bologna)

PROGRAMMA DEL CORSO

Il Corso si articolerà come segue:
a. Le sei «visioni brahmaniche» (Mimamsa, Vedanta, Samkhya, Yoga, Nyaya, Vaisesika);
b. Bhagavad Gita;
c. l’alchimia indiana;
d. il tantrismo e il sistema dei cakra.

 

TESTI CONSIGLIATI
Nel corso delle lezioni verranno fornite opportune indicazioni bibliografiche per ulteriori letture, però le lezioni saranno autosufficienti, anche perché verranno integrate con materiali didattici messi a disposizione degli allievi.

filosofiacinese2

FILOSOFIA CINESE II

prof. Stefano Zacchetti
(Università di Padova)

PROGRAMMA DEL CORSO

1. Il pensiero cinese tra la fine del periodo Han e la riunificazione imperiale Sui
L’introduzione del Buddhismo in Cina e le prime traduzioni.
Il ripensamento dei classici tra esegesi e ontologia: la “Scienza arcana” (Xuanxue) e il Buddhismo del IV secolo.
Il Buddhismo tra V e VI secolo: le nuove traduzioni e l’introduzione della scolastica del Grande Veicolo.

2. Il Buddhismo del periodo Tang
Le grandi scuole buddhiste e la reazione confuciana.

3. Il Neoconfucianesimo ed i suoi oppositori
Lo sviluppo del pensiero neoconfuciano tra Song e Ming.
Il pensiero critico di epoca Qing: tra filologia e filosofia. Alcuni sviluppi moderni.

 

TESTI CONSIGLIATI
Cheng, Anne, “Storia del pensiero cinese”, 2 voll., Einaudi, Torino 2000.
Santangelo, Paolo (a cura di), “Confucio e le scuole confuciane. La via della saggezza”, Newton Compton, Roma, 1986.
Zacchetti, Stefano (a cura di), “Fazang – Il Trattato del leone d’oro”, Esedra Editrice, Padova, 2000.

filosofiacomparativa2

FILOSOFIA COMPARATIVA II

prof. Gianluca Magi
(Università di Urbino)

PROGRAMMA DEL CORSO

Della vita e della morte alla luce della filosofia comparativa e delle filosofie della Liberazione.

TESTI CONSIGLIATI
G. Magi, “Uscite dal sogno della veglia”, Edizione di pregio della Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa, Rimini 2008.
G. Magi, “Sanjiao”, Il Punto d’Incontro, Vicenza 2006.
G. Magi (a cura di), “La vita è uno stato mentale”, Bompiani, Milano 2009.

Nel corso delle lezioni verranno fornite ulteriori opportune indicazioni bibliografiche.

FILOSOFIA TRANSPERSONALE II

Gianluca Magi
(Università di Urbino)

PROGRAMMA DEL CORSO

In via di definizione

TESTI CONSIGLIATI

nessuno